Trulli tutti da scoprire

Trulli: dove trovarli?

Indubbiamente, quando si parla di trulli, primeggia il nome di Alberobello. In questa zona, si trovano infatti moltissime di queste costruzioni; stesso può dirsi per altre zone della provincia di Bari, tra le quali Locorotondo, Turi e Monopoli.

Si fa presto a pensare ai trulli associandoli alla Puglia, ma ci sono delle curiosità che sicuramente non tutti conoscono. Nello specifico, alcune di queste riguardano proprio le costruzioni della città dei trulli per eccellenza, Alberobello:

– Alberobello, infatti, è stato il primo paese pensato per essere costituito unicamente da trulli. Proprio per questo, spesso si dimentica che queste strutture possono trovarsi anche nei paesi vicini o in altre province.

– Nella parte Nord di Alberobello, in Piazza Sacramento, si trova il cosiddetto trullo sovrano: si tratta dell’unico trullo senza soppalco (struttura tipica di tutti gli altri trulli) ma costruitio a due piani. Oggi, il trullo sovrano è un museo.

– Molti dei trulli sono adibiti a gift shop e negozi di souvenir dai loro proprietari. Entrando in uno di questi locali tipici, è subito possibile accorgersi di come queste piccole strutture potessero in realtà ospitare famiglie numerose, grazie a un uso intelligente degli spazi.

– Eppure, i trulli non sono soltanto case e negozi: alla fine di via Monte Pertica, si trova un trullo riadattato a Chiesa, la Chiesa di S. Antonio.

– Tra le costruzioni di Alberobello, spicca la Casa d’Amore, la prima casa della zona costruita a calce. La sua costruzione risale al 1797 e segna il passaggio del paese a vero e proprio borgo civilizzato. Questa struttura, oggi, ospita l’Ufficio del Turismo di Alberobello.

– Esistono anche i cosiddetti trulli siamesi: questi sono costituiti da doppia facciata, doppi pinnacoli e un focolare basso. Sono inoltre privi di finestre. A questo trullo si lega la leggenda di due fratelli che avrebbero diviso a metà la loro abitazione per gelosia: il fratello minore infatti era divenuto l’amante della moglie del maggiore, cosa che avrebbe portato alla divisione della famiglia (e del trullo).

– Tra gli elementi tipici del trullo, spicca certamente il pinnacolo. Questo, in cima al cono che chiude la costruzione, è composto da tre pietre: la prima è cilindrica; su di essa, poggia una pietra piatta che, a sua volta, regge una sfera.

– Alcuni trulli (soprattutto quelli più antichi) sono stati decorati con veri e propri segni esoterici: si tratta di simboli della tradizione cristiana, ma anche ebraica o pagana. Evidentemente, il loro intento era propiziatorio, da combinare al colore bianco che caratterizza le pareti dei trulli. Questo colore, com’è noto, è un segno di purezza per il paese.

– Parlando di numeri, sono stati contati – nel solo distretto dei Monti – almeno 1030 trulli. Il Rione Aia Piccola, che si trova invece a sud-est di Alberobello, ospita 400 trulli, in cui abitano circa 1300 abitanti.

– Lo spettacolo dei trulli può essere ammirato da diversi punti panoramici. Alcuni trulli hanno, infatti, delle terrazze adatte proprio a viste panoramiche sull’intera Alberobello: i loro proprietari spesso permettono ai turisti di approfittare gratuitamente di questa opportunità. La vista migliore in assoluto, tuttavia, sembra godersi dal Belvedere di Santa Lucia.

Cosa aspetti ad organizzare una giornata ad Alberobello?