Come organizzare una vacanza perfetta

L’organizzazione di solito rende la vita più facile e meno stressante. Questa è una regola che vale per tutte le attività quotidiane, dal lavoro alla gestione familiare. Ma può essere ancora più importante, forse anche essenziale, se dobbiamo organizzare la vacanza affinché sia perfetta.

Le vacanze sono una parte importante della nostra vita: prendersi una pausa dal solito tran tran rinfresca la mente e ci riconnette con noi stessi, permettendoci di tornare al lavoro rigenerati e pronti ad affrontare altri mesi di “fatiche”.

C’è chi preferisce acquistare un biglietto last minute e partire all’avventura. Questo ha sicuramente i suoi pregi: ti permette di fare ogni giorno quello che capita, trovarti a vivere situazioni inaspettate, che possono anche rivelarsi molto positive.

Se, però, stai aspettando da tempo di avere dei giorni liberi per andare in vacanza (soprattutto dopo le limitazioni subite negli ultimi tempi), dedicare del tempo a organizzare la vacanza perfetta è sicuramente una buona idea.

1 – Individuare la meta ed il tipo di viaggio

Sembra un passo banale ma in realtà è uno dei più importanti. Bisogna essere consci delle proprie capacità di viaggiatore, consci delle difficoltà che potreste incontrare durante il viaggio e soprattutto consci che questi step sono uguali per tutti ma non bisogna fare il “passo più lungo della gamba”. Organizzare un viaggio fai da te non è una cosa così semplice.

2 – Pianificare il viaggio e creazione dell’itinerario turistico

Bisogna definire quelli che saranno i punti saldi del viaggio su cui poi negli step successivi si andranno a definire le varie esperienze.

Nell’organizzare un viaggio si analizzano:

  • Interessi
  • Mezzi di trasporto
  • Itinerario
  • Sistemazioni alberghiere e non

3 – Programmare un viaggio e fare le prenotazioni iniziali

Spesso e volentieri vi sono viaggi itineranti che non presuppongono tappe già prefissate giorno per giorno, l’itinerario è fissato ma le sistemazioni o i mezzi di trasporto vengono acquistati sul posto. Ovviamente si tratta di una pratica che è meglio venga utilizzata da quei viaggiatori che hanno un po’ di esperienza e sanno districarsi in queste situazioni dove è necessario non perdere la calma ed andare nel panico. Certamente, pianificare un viaggio vissuto in questa maniera determina una sfumatura ancora più interessante dell’esperienza che si andrà a fare, ma il limite tra successo e disfatta è molto labile quando non si hanno ancora maturato capacità adeguate.

Inoltre, la prenotazione o meno dipende anche dall’aspetto stagionale. Se facciamo un viaggio in un luogo dove in quel momento sarà alta stagione è necessario premunirsi e prenotare in quanto il rischio è alto. Se, invece, ci rechiamo in un momento di bassa stagione, anche qualora non avessimo prenotato, una sistemazione molto probabilmente riusciremo a trovarla lo stesso.

4 – La ricerca di ulteriori informazioni

L’organizzare un viaggio non termina fino a quando non si lascia casa, anzi spesso e volentieri continua anche dopo. Siamo nel quarto step, in questo caso ci troviamo ad aver già predisposto destinazione, itinerario, mezzi di trasporto, tempi, alloggi, budget, insomma la struttura portante del viaggio c’è e si fa sentire.

Arriva però il momento di riprendere in mano il tutto, si prende il programma del viaggio e si cerca di andare a trovare informazioni più specifiche e definire anche esse.

5 – Viaggiare

Mi sembra ovvio che l’ultimo step sia quello migliore e più appagante. Col vostro malloppo sottobraccio godetevi il viaggio che avete organizzato che, sotto certi punti di vista, avete già anche un po’ vissuto.